Alberto Marconcini, alias Don Kam, nasce durante i tumultuosi anni 60. Cresciuto a Vinci, vicino Firenze, nella terra del Genio, Alberto artista creativo di animo gotico, trasforma i propri sogni in materia, spaziando, tra istallazioni, dipinti, effetti visivi e multisensoriali, graffiti e quant’altro; stimoli: l’oscura ed articolata propria fantasia, fedele compagna del suo viaggio vitale. Non ama le vie tradizionali ed i percorsi omologati del business, marketing, ecc., ma preferisce stupire con la sua outlawart, da lui definita ARTRA, mai scontata e sempre molto customizzata, rompendo costantemente tecniche e modi classici di creatività. La sua continua propulsione artistica porta sempre Alberto a percorrere terre inesplorate, calpestando cosi nuovi sentieri: dalla decorazione d’interni alla collaborazione di Brand internazionali, dalla scrittura alla recitazione, dalla musica ai comics …, sempre però supportato perennemente dalla sua visione primaria … “La personalizzazione”.
Alberto D.K. Marconcini
Io, più di altri critici in Italia, mi sono spinto ad applicare un metodo che in Francia ha una lunga tradizione nei “Salons des Refusées”, nei quali fu possibile riconoscere, in tempi non meno difficili e non meno <
La scelta del suo lavoro è un documento di esistenza e di impegno artistico.”
Vittorio Sgarbi
Critico e Storico dell’Arte
(Marzo 2021)
Dottoressa Cristina Acidini
Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze
(Luglio 2019)
Marconcini può sembrare ma non essere per definizione un artista Fluxus, il movimento fondato da Maciunas e Beuys nel 1961, quando Alberto non era ancora nato; ma c’è in lui e nel suo lavoro un fluire dell’arte, vitale nel suo divenire.
Era solo un ragazzo negli anni Settanta, quando si affermava la neoavanguardia dei materiali fra memoria e antropologia; egli sembra ora ricercarne una sorgente reinventata nel suo territorio poetico.”
Alessandro Vezzosi
Critico d’Arte, Leonardista
(Febbraio 2017)